Primo Semestre 2015 - Settembre 2015 - n. 09

Primo Semestre 2015 - Settembre 2015 - n. 09

Primo Semestre 2015 - Settembre 2015 - n. 09

Matteo Cambi

I primi sei mesi del 2015 hanno visto un susseguirsi di vendite di altissimo livello concluse con grandi successi: la nostra Casa d’Aste ha migliorato le aggiudicazioni della straordinaria stagione 2013, che ci aveva incoronato come prima maison de ventes in Italia.
15.400.000 euro, record assoluto per la Cambi, è il totale realizzato nelle undici aste del semestre appena trascorso.
La stagione è stata inaugurata da una vendita di libri antichi dove la parte del leone è stata fatta da un manoscritto di Cesare Francesco Cassini del XVIII secolo, venduto per 67.000 euro (record del dipartimento). Ottimo risultato anche per l’edizione del 1825-1827 de I promessi sposi, che è passata di mano per 23.500 euro.
Affiancata ai libri antichi è stata presentata un’asta di antiquariato, che offriva arredi, dipinti e oggetti d’arte dal XVI al XIX secolo. Sono seguite le due aste di arti decorative del Novecento, con un catalogo interamente dedicato ai vetri Liberty francesi, nel quale lo splendido vaso Iris di Emile Gallé è stato venduto per 93.000 euro (anche qui record del dipartimento) e una coppa Libellula, ultima opera eseguita dall’artista, è stato acquistato da un collezionista per 62.000 euro. Nel catalogo generale dedicato alle arti decorative alcune opere di Gio Ponti sono state quelle più richieste: l’urna Le passioni prigioniere ha realizzato 33.500 euro, mentre una serie di quattro vasi piumati bianchi e oro hanno totalizzato complessivamente 52.000 euro. Buone le aggiudicazioni anche per le numerose statuine prodotte dalla Lenci; Me ne infischio. La studentessa di Helen Konig Scavini è stata infatti venduta per oltre 13.500 euro.
Le aste Milanesi di maggio si sono aperte con il catalogo di argenti antichi, dove facevano bella figura due rare rilegature vendute per circa 18.500 e 15.000 euro. Stessa cifra per un piatto da parata vermeil inglese del XIX secolo, mentre un prezioso cucchiaio romano del XVIII secolo eseguito da Luigi Valadier è stato acquistato per 13.000 euro.
Ma le aggiudicazioni più importanti sono arrivate dalla vendita di gioielli; in catalogo erano presenti numerosi gioielli di alta qualità, e la sala d’asta piena e i numerosissimi telefoni collegati ne sono stati la conferma. A fine asta i numeri hanno ulteriormente evidenziato la buona riuscita della dispersione: è stato infatti raddoppiato il fatturato della migliore performance tra le vendite passate, e i quattro top lots sono stati venduti per complessivi 800.000 euro. Il totale realizzato da questo catalogo ha superato i 2.000.000 di euro.
È stata inoltre effettuata la migliore aggiudicazione anche per gli orologi da polso, con un Patek Philippe in oro rosa con cronografo venduto per oltre 95.000 euro.
La sera stessa è stata dedicata all’arte moderna e contemporanea, con un catalogo che ha suscitato grande interesse tra i molti clienti che hanno partecipato in sala, via telefono e via web, fissando il risultato finale oltre 1.100.000 euro, con ottime aggiudicazioni per Hartung, Pomodoro, Fontana e Calder.La soddisfazione maggiore è arrivata però dall’asta degli arredi di Mario Panzano, antiquario genovese tra i più conosciuti e apprezzati degli ultimi cinquanta anni. Un catalogo di 160 lotti provenienti dal suo negozio di via XXV Aprile, sapientemente descritti da Lodovico Caumont Caimi, ha realizzato un risultato del tutto contro corrente per gli arredi e l’arte antica in generale, considerata da tempo in flessione. Sono stati invece proprio gli splendidi arredi presentati in questa vendita a sorprendere il mercato: una coppia di angoliere quadrifoglio, un raro cassettone Luigi XV alla francese, una ribalta e un trumeau intarsiati ancora con il motivo del quadrifoglio sono i top lots dell’asta, con aggiudicazioni tra i 100.000 e i 300.000 euro. Da segnalare anche una bella coppia di dipinti di Bartolomeo Guidobono, venduti per a 86.500 euro, e ancora argenti, maioliche, specchiere veneziane laccate… Il totale della vendita ha superato, anche in questo caso, i 2.000.000 di euro.
Anche l’asta di scultura e oggetti d’arte, affiancata alla dispersione Panzano, ha fatto registrare i migliori risultati per il dipartimento, con ottime aggiudicazioni soprattutto tra le sculture in marmo e in avorio.
Eccezionali i risultati ottenuti con l’appuntamento milanese di arte orientale del 26 maggio, nel quale una straordinaria e rarissima fiasca della luna in porcellana ha realizzato oltre 2.400.000 euro, stabilendo non solo il record assoluto di vendita per la Casa d’Aste, ma anche il record italiano per il 2015: nuovo membro del ristrettissimo club delle opere vendute sopra i due milioni in Italia.
Ottimi i risultati anche per l’altra asta proposta in concomitanza con l’arte orientale. Il catalogo Fine Art Selection ha infatti prodotto importanti aggiudicazioni sia per la pittura antica, con gli oltre 110.000 euro per una grande tela del genovese Domenico Fiasella, sia per la scultura, con i 93.000 euro spesi per una bella scultura in marmo raffigurante Bacco ebbro (record del dipartimento).
Era inserita in asta anche una sezione di sculture del XIX-XX secolo, tra le quali un nucleo di opere di Pavel Petrovitch Troubetzkoy ha suscitato grande interesse dall’Italia e dall’estero.Il 23 giugno la Casa d’Aste ha chiuso la stagione con la vendita di design a Castello Mackenzie che, grazie alla vendita di una coppia di poltrone di Gio Ponti per oltre 110.000 euro e realizzando un totale di 1.400.000 euro, ha stabilito il record di aggiudicazione per il settore e confermato la leadership indiscussa di Cambi in Italia per il design.