Guido Briganti

Pier Leone Ghezzi (1674-1755), pittore e ritrattista romano della prima metà del Settecento, artista colto ed eclettico, membro dal 1705 della prestigiosa Accademia di San Luca, è proprio nei ritratti che esprime le sue qualità migliori di conoscitore attento dell’animo umano. È noto per aver lavorato a stretto contatto con due papi – Clemente XI Albani (il cui famoso ritratto è conservato al Museo di Roma) e Benedetto XIII Orsini – e con tutte le più importanti famiglie romane del periodo, affrescando i palazzi, le ville e le più belle chiese della capitale. La sua capacità di ritrattista lo porterà in seguito a rappresentare il mondo dell’aristocrazia e della società romana sotto forma di caricatura; caricature, che già allora ebbero molto successo e che diventeranno in seguito famose in tutto il mondo come il suo marchio di fabbrica, capaci di fotografare in maniera veritiera e vivace la società a lui contemporanea.I ritratti furono una parte preponderante della sua attività pittorica, svolta parallelamente a quella di affrescatore e pittore di soggetto sacro e classico. Essi sono assai realistici, intimisti, “dolci” e languidi; gli occhi sono grandi e i dettagli ricchi di particolari, soprattutto nelle vesti, nei colletti e nei gioielli delle dame. Uno stile ricco ed elegante, appreso lasciandosi influenzare dai modi della pittura francese sei-settecentesca. Esempi magistrali della sua capacità pittorica in questo campo sono i ritratti fatti per le famiglie Albani a Roma, Falconieri a Frascati e Chigi ad Ariccia, nonché i vari autoritratti, il più famoso dei quali conservato nel corridoio vasariano degli Uffizi.Intorno agli anni dieci del Settecento Ghezzi entra in contatto con la nobile famiglia Falzacappa, originaria di Tarquinia. Ed è proprio a Tarquinia che i Falzacappa, nel 1712, gli commissionano per la chiesa di San Giuseppe la pala d’altare della Madonna con il Bambino, san Giuseppe e il beato Felice (beatificato da Clemente XI proprio in quell’anno); contestualmente comincia a lavorare a una serie di ritratti di famiglia. Il giovane Serafino Falzacappa verrà rappresentato più volte; esistono un certo numero di disegni a china e almeno una tela che ritraggono il giovane in varie fasi della sua vita.Il bel disegno in catalogo fa parte di questo gruppo ed è assai simile nel modo espressivo e nella tecnica a quello, raffigurante lo stesso Serafino Falzacappa, passato in asta nel gennaio 2003 da Christie’s a New York e acquistato dal Getty Museum di Los Angeles per 101.575 dollari. I due oli raffigurano Serafino nell’età dell’adolescenza e molto probabilmente la contessa Agnese Sguazzi Falzacappa, moglie di Giovanni Vincenzo Falzacappa, madre di Serafino. Le analogie tra i due disegni, quello qui esposto e quello del Getty, sono moltissime e poter avere nel nucleo della Casa d’Aste Cambi anche il ritratto di Serafino adolescente è particolarmente interessante.I due dipinti sono in prima tela e, insieme al disegno, vengono messi sul mercato per la prima volta.