Il busto di soggetto profano, raffigurante una donna, riccamente vestita ed adornata in abiti rinascimentali, può essere ragionevolmente inscritto nella produzione artistica quattrocentesca e cinquecentesca di ambito emiliano e, soprattutto, bolognese riferibile ad autori come Alfonso Lombardi (Ferrara 1494-Bologna 1537) e Zaccaria Zacchi (1473-1544)