Le aste di scultura antica riscuotono un grande interesse tra i nostri clienti, appassionati di questa meravigliosa forma d’arte che ci ha regalato non poche soddisfazioni negli ultimi anni. Non è un caso che, già dalle primissime aste organizzate da Cambi, le opere scultoree abbiano raggiunto ottimi risultati. L’attenzione alla selezione delle sculture antiche da includere in asta e i cataloghi con proposte varie ed eterogenee per stile e budget, sono dettagli che hanno reso Cambi il leader nelle aste di scultura in Italia.
Un settore, quindi, di fondamentale importanza per la nostra casa d’aste che conta importanti aggiudicazioni per opere in marmo, lapislazzuli, avorio, legno, bronzo, basalto nero, rame e ferro battuto, corallo, terracotta, cristallo e vetro. Le opere presentate nei cataloghi delle aste di scultura rappresentano svariati periodi storici, artistici e culturali come il Rinascimento, il Neoclassicismo, il Barocco, Roccocò e Romanticismo, arte gotica e tardogotica. Spesso, i cataloghi delle aste di scultura comprendono nuclei di oggetti sacri come calici liturgici e altri oggetti di uso sacro come crocifissi, oreficeria e oggetti di uso comune e decorativo, oltre a bronzi e sculture in marmo. Le opere proposte nei cataloghi d’asta provengono sempre da collezioni e affidamenti privati, capolavori di rara bellezza che testimoniano straordinaria capacità esecutiva ed estro creativo del passato. Bagliori di smalti, incisioni, raffinati ceselli, argentature e dorature a fuoco arricchiscono le sculture proposte da Cambi nelle aste dedicate alla scultura antica e agli oggetti d’arte. La valutazione delle sculture è una fase fondamentale per la selezione delle opere; alcuni criteri tra i più importanti sono la firma, epoca o periodo in cui è stata realizzata, lo stato di conservazione, materiale di realizzazione, provenienza dell’opera, dimensioni, estetica e altri ancora.
Tra le aggiudicazioni più importanti nelle passate aste di scultura di Cambi ricordiamo il Corpus Christi in avorio scolpito, Genova 1622/24, opera firmata da Georg Petel, venduta nel 2016 per €122.600, il Putto ebbro (Bacco?) in marmo, opera di uno scultore barocco prossimo ad Alessandro Algardi, Italia metà XVII secolo, venduto a €93.850, ma anche l’elegante coppia di sculture raffiguranti figure equestri, bronzista veneto del XVIII-XIX secolo, opera aggiudicata a €93.850. Rilevante anche il busto in marmo bianco in cui viene ritratto Antonio Canova firmato Raimondo Trentanove Roma 1822, opera venduta a €90.100.
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