La rapidità bozzettistica di dipinti, generalmente eseguiti in funzione progettuale per versioni maggiori, a partire dalla meta del secolo XVII, diviene mezzo autonomo ed apprezzato da molti collezionisti, per l'espressiva immediatezza con cui i pittori potevano esibire il proprio naturale talento pittorico. Con particolare precocità questo sviluppo del gusto si afferma a Genova, grazie all'attività di Valerio Castello, vero precursore di questa innovativa autonomia assegnata al bozzetto, destinata a generalizzarsi sempre più durante l'evoluzione del linguaggio barocco. Domenico Piola, suo amico-allievo e grande continuatore, partecipa prontamente al carattere innovativo di questa pittura, di cui abbiamo un';esemplare dimostrazione in quest’opera la cui attribuzione a stata confermata da Camillo Manzitti, che ne riferisce l’appartenenza alla fine degli anni ’70 del pittore.