L'opera è accompagnata da perizia di Mauro Lucco datata 4 dicembre 1998 che conferma l'attribuzione dell'opera al Maestro. La bella tavola di devozione privata raffigura la Sacra Famiglia con Santa Caterina. Diversamente dalla iconografia più tradizionale il Bambino non porge l'anello alla Santa come nello Sposalizio mistico, ma piuttosto le si avvinghia affettuosamente al collo, secondo un contenuto devozionale assai più confacente a un dipinto di devozione privata, quale è questo, che a una pala d'altare. Il fatto poi che la santa si rivolga esplicitamente verso lo spettatore quasi a volerne catturare l'attenzione è un espediente frequente nella pittura di carattere più intimamente devozionale e indica la particolare venerazione per la santa vergine da parte dello sconosciuto committente. L'attribuzione al Francia fatta da Mauro Lucco (comunicazione orale) è senz'altro da condividere per il ricorrere dei caratteri stilistici più autentici del pittore bolognese [...]. Il dipinto appartiene all'ultimo periodo di attività del pittore come emerge con chiarezza dal confronto con un'opera conservata alla pinacoteca di Brera firmata e datata 1544.