Scultura in marmo bianco rappresentante Venere Pudica, Toscana (Firenze?), XVII secolo
Altezza cm 94.
La bella composizione prende le mosse dai molteplici esempi di Venere pudica che dalla classicità sono arrivati fino a noi. In genere la presenza del fanciullo non e' mai attestata. Ci sono esempi in cui Venere e' insieme a un amorino (Musei Vaticani) e quando il putto appare e' sempre una aggiunta barocca (Venere ex collezione Rondanini). La nostra scultura e' dunque una composizione originale, in cui il bambino gli fa da guardiano e la invita a coprirsi. La presenza del diadema sul capo della dea e la capigliatura filiforme fanno pensare ad un mondo già pienamente manieristico, dove la cura del dettaglio e la forma del corpo umano erano certo naturalistici ma anche reinterpretati secondo uno stile e delle forme precise. La nostra scultura sembra in questo rifarsi a quelli che erano stati gli schemi stilistici che, nella Firenze medicea, derivavano ancora in pieno Seicento dai modelli di Giambologna.