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Scena di sacrificio. Rilievo in marmo. Arte italiana del XV secolo

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Descrizione

Scena di sacrificio. Rilievo in marmo. Arte italiana del XV secolo

Cm 17x28.
La scena riproduce una parte del suovetaurilia, uno dei sacrifici più importanti che gli antichi romani erano soliti celebrare al dio Marte prima delle guerre o ad altri dei in altre condizioni. Il suo nome deriva, come e' facile immaginare, dai nomi degli animali immolati: maiale (sus), montone (ovis), toro (taurus). 
Gia' nei poemi omerici la pratica del suovetaurilia e' attestata: nell'Odissea il re Alcinoo ne ordina la celebrazione per iniziare un solenne convito di tutti i Feaci (VIII, 71-73), ed in seguito Ulisse e' spinto a servirsene da Tiresia per provare a placare Nettuno (XI, 175). 

In epoca romana il sacrificio e' molto attestato, tanto che moltissimi rilievi sulle pareti di grandi altari o di importanti luoghi di culto riproducevano i tre animali in ordine di stazza crescente o decrescente. 
Gli esempi più famosi sono forse quello della colonna traina (dove il toro e' spesso rappresentato anche da solo), quello dei plutei traianei nell'omonimo foro, quello del Louvre di eta' Giulio Claudia e quello che ornava la cosiddetta ara di Domizio Enobarbo, databile al II secolo a.C. (anche questo al Louvre). 

Il personaggio che sta tirando il toro e' il victimarius, un addetto all'esecuzione materiale del sacrificio, in quanto il lavoro era troppo pericoloso per il sacerdote e molto sporco. 

Il nostro rilievo costituisce un esempio di come nel periodo rinascimentale il soggetto classico fosse ricercato e preso a modello per ricreare una scultura colta ma anche decorativa, che aveva perso completamente di vista il suo senso di reale sacrificio pagano ma che restava pure un esempio di impegno religioso e di commistione tra mondo animale e uomo.
Asta Live 364

Scultura e Oggetti d'Arte

mar 11 Dicembre 2018
Genova
TORNATA UNICA 11/12/2018 Ore 15:00
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