Iscrizione sul telaio: “Filippo Luigi Ajmone Lovera nato 1758 morto 1817” Iscrizione sulla tela: “Giovanni Naigota (?) Pitto/Abita in Casa Tallone in / Doragrossa cortile della / Trinità Porta n. 6 / al terzo piano”. Il Marchese Filippo Luigi Lovera di Maria (Cuneo, 1758 - 1817) fu membro del collegio elettorale della Stura e dal 1803 al 1810, Maire (Sindaco) di Cuneo. L’11 giugno 1810 fu nominato barone dell'Impero con diritto di maggiorascato. Il Lovera presenziò a Cuneo al passaggio di Papa Pio VII, prigioniero di Napoleone, il 12 agosto 1809, ospitandolo nel palazzo di famiglia. Così recita una cronaca dell’epoca: “Alla porta di Nizza...il maire di Cuneo, marchese Filippo Lovera di Maria, cavaliere dell’Impero e membro della Legion d’Onore, è venuto in carrozza di gala, con lo zio abate Gio. Vincenzo, a salutare il pontefice, a introdurlo solennemente in città e ad offrire alloggio a Sua Santità ed al seguito nello storico palazzo ...”. Il ritratto fu eseguito a Torino, in occasione di una visita dell’aristocratico nella capitale sabauda, da un pittore, attualmente in corso di studio, di cui si conosce approssimativamente il nome, “Giovanni Naigota?” (secondo l’iscrizione sul telaio) e l’indirizzo scritto sulla tela, a retro: “Casa Tallone/in Doragrossa cortile della /Trinità Porta n. 6 - al terzo piano”. La Contrada di Dora Grossa era la principale strada di Torino, attuale Via Garibaldi, cuore della vita cittadina. Il dipinto, di bella qualità, rappresenta il nobile personaggio con fine introspezione psicologica e attenzione ai dettagli, come dimostrano gli accurati ricami dorati sulla marsina rossa e le trine elaborate dello jabot. Verosimilmente fu eseguito nella capitale e funse da modello per una replica realizzata al ritorno del Marchese Lovera a Cuneo. Quest’ultima fu esposta fra altri olii di notabili e illustri personaggi cittadini nella mostra “Il Papa e l’Imperatore”, tenutasi nel 2009 a Cuneo (dove rimane lo storico palazzo di famiglia, ora trasformato in albergo), in San Sebastiano, attualmente sede del Museo Diocesano.