"(...) L'impostazione scelta per questi ritratti segue lo schema abituale che Ceresa utilizza fin dagli anni trenta (G. Testori, Carlo Ceresa, ritrattistica, in 'Paragone', 1953, n. 39, pp. 19-28). Nella loro impostazione è chiara la matrice naturalistica della tradizione lombarda ed in particolare è evidente l'eco della ritrattistica di Giambattista Moroni. I due committenti indossano abiti neri e sobri, schiariti da semplici colletti bianchi, lo sfondo è spoglio, privo di quegli ornamenti che sono tipici della ritrattistica aulica. La luce che illumina i due effigiati rischiara uno sfondo grigio neutro, sul quale si proiettano le ombre dei corpi e su cui risaltano chiari gli incarnati. Tutti elementi che portano ad indicare il pittore bergamasco come l'autore dei due dipinti inediti. (...)"
Expertise Franco Moro
Provenienza:
Collezione Conti Sottocasa, Bergamo