Il cavallo a dondolo in legno scolpito e dipinto è di produzione inglese. Si ipotizza sia stato prodotto da F.H. Ayres o da G.&J. Lines grazie ad alcune caratteristiche distintive: la forma della ferramenta usata per fissare le aste in ferro e quella dei pilastri che sorreggono il meccanismo Safety Stand. Tale meccanismo, brevettato da Marqua nel 1880, era ritenuto più sicuro rispetto al dondolo ad arco che, a causa dell’accelerazione provocata dall’impeto dei giovani cavallerizzi, ne causava l’impennata con la loro conseguente capitolazione. Altro segno di riconoscimento è la finezza dell’intaglio e dell’anatomia delle gambe sottili e del muso e in particolare nella mandibola, dettaglio questo importante perché spesso, per la foga nel tirare le redini, veniva rotta. È raro, ma non inusuale, infatti trovare un cavallo con la mandibola integra, come nel nostro caso, elemento che sottolinea un uso amorevole e una cura attenta, data anche dalla ridipintura in epoca successiva che fa intravedere il colore del mantello pezzato tipico di era vittoriana. Come da tradizione, al cavallo è stato assegnato un nome dalle attuali proprietarie, non essendo giunta fino a noi la sua carta d’identità, né essendo evidenti marchi o incisioni. Il nome Clive, “colui che vive vicino alla scogliera”, vuole ricordare il suo viaggio dall’Inghilterra, salpando dalle bianche scogliere di Dover. Utilizzato per un servizio fotografico con Valeria Marini su Playboy.