L’esagerazione, il grottesco, l'esasperazione delle maschere, la comicità, il paradosso. Tutto concorre a rendere il numero dei clown (spesso una coppia formata dall’Augusto, il clown pasticcione, e dal clown bianco, quello più serio) una delle attrattive principali del circo, tra risate, capriole, capitomboli e scenette assurde. Questi piedi facevano parte di una scenografia, probabilmente pensata per il film I Clown di Federico Fellini, e poi utilizzati in spettacoli circensi italiani. La misura fuori scala, il rinforzo sulla pianta e la calzatura in gomma all’interno sono elementi che fanno supporre che fossero dei sovrascarpe; i cavi elettrici interni fanno spaziare la fantasia verso i mirabolanti trucchi che potessero compiere; le rotture e le mancanze fanno immaginare l’uso ripetuto e le fragorose risate in risposta ai numeri dei pagliacci.