Il lampadario con figura di donna scolpita e aggiunta di corna sulla schiena deriva da una lunga tradizione tedesca, nata nel XIV secolo e consolidata nei secoli XV e XVI. Il fascino della commistione tra arte e natura prende corpo con lo svilupparsi delle Wunderkammer, camere delle meraviglie che raccoglievano il macrocosmo in un microcosmo. I cosiddetti Artificialia e Naturalia (manufatti e reperti naturali, rispettivamente), volti ad una classificazione collezionistica del Reale, venivano riuniti in un'unica stanza. Lo stupore era alla base dei gabinetti delle meraviglie tanto che non mancavano, e anzi erano molto apprezzati nelle collezioni, oggetti che univano queste due categorie. Molti manufatti, poi, conobbero larga diffusione anche al di fuori delle stanze delle meraviglie, grazie alla loro funzione apotropaica di allontanamento delle forze malefiche e degli influssi magici. Annoveriamo tra questi proprio questo lampadario scolpito in forma di donna che, grazie alla luce delle candele che sorregge, rischiara l’oscurità del mondo, portando con sé luce benefica e esorcizzante.