Nell'originale, eseguito da Jacopo Tintoretto intorno al 1551/1552 e conservato presso l'Alte Pinakothek di Monaco di Baviera, Vulcano scopre le virtù della moglie Venere convinto di coglierla in flagrante. Solo il cagnolino ai suoi piedi si accorge, tuttavia, della presenza di Marte nascosto furtivamente sotto il tavolo. La nostra copia riambienta liberamente la scena in uno spazio straniante, dove un interno da camera si immette direttamente su un paesaggio. L'assenza di Marte ci convince che si tratti di una prova di stile intrapresa sul modello tintorettesco.