Nel testo: “...e che vedesi ora giunto al lido dopo tante tempeste, con un nocchiero come Garibaldi, e dietro il raggio di una stella che sarà sempre la stella polare d’Italia, il sospirato Vittorio Emanuele, il quale è aspettato domani fra noi....Per ora ti dico che se non fosse stato per Vittorio Emanuele e Garibaldi, qui, mentre il ministero distribuiva impieghi, Francesco Due avrebbe fatto qualche scherzo non diverso da quello che fece il padre nel 15 maggio...”