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CARLO EMANUELE II. L'Adriano del Piemonte (1648-1675). Da 10 scudi d'oro 1663 (IV tipo). Torino.

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CARLO EMANUELE II. L'Adriano del Piemonte (1648-1675). Da 10 scudi d'oro 1663 (IV tipo). Torino.

CAR EM II D G DVX SAB 1663. Busto paludato a d. con lunga capigliatura. R/ PRINCIP PEDE MON REX CYP Scudo inquartato, con Savoia al centro, in cartella ornata e coronata. Intorno, Collare. MIR. 795/a. CNI. 56. RMM. 29. Sim. 11-12. Biaggi. 670. Estremamente raro. g. 33,28. Diam. mm. 45,07. Oro. Impercettibili graffi. SPL

E’ questo il prestigioso multiplo da dieci scudi d’oro battuto dalla zecca di Torino nel 1663 per Carlo Emanuele II: al diritto campeggia lo splendido ritratto del duca ormai adulto, paludato e con una lunga parrucca inanellata secondo la moda dell’epoca. Al rovescio, vi è lo stemma sabaudo completo con tutte le armi adottate dal padre di Carlo Emanuele I, Vittorio Amedeo I, e circondato dal Collare dell’Annunziata.
Del dieci scudi d’oro di Carlo Emanuele II si conoscono molti tipi diversi per stile, che evidenziano la presenza di vari incisori nell’esecuzione dei conii. Per quanto riguarda l’emissione del 1663, dai documenti risulta che nel mese di febbraio vennero presentati alla Camera quattro modelli in argento, “due improntati coi conii dei carlini fatti dal nuovo intagliatore La Fontaine e due altri con quelli fatti per la stessa moneta da Stefano, figliuolo del Bernardo Laurenti”, già ufficiale e intagliatore della zecca di Torino: furono scelti i conii del Laurenti, ma fu poi ordinato che in essi venisse inserito “un giro di granatini per separare la leggenda dal campo della moneta”. A Michele La Fontaine fu invece affidato l’incarico di preparare “altri conii della testa e dell’arme” che sono molto probabilmente quelli poi utilizzati per battere i pezzi da dieci scudi con la data 1667 (Promis, pp. 281-282).
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mer 9 Febbraio 2022
Milano
TORNATA UNICA 09/02/2022 Ore 15:00
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