Chiaramente ispirato alle celeberrime teste composte di Giuseppe Arcimboldo, realizzate attraverso l’accostamento di ortaggi, frutti e oggetti d’uso comune, il dipinto qui presentato, che raffigura un profilo femminile delineato da una grande varietà di fiori, è opera del fiorentino Francesco Zucchi. Come tramandato dalle fonti, questo artista si formò a Roma all’interno della bottega del Cavalier D’Arpino insieme a Michelangelo Merisi, meglio conosciuto con il nome di Caravaggio, ed è probabile che lo Zucchi abbia collaborato alla realizzazione di alcune opere del grande maestro per quanto concerne i brani di natura morta.