Il soggetto rappresentato all’interno del dipinto si rifà al celebre episodio narrato all’interno delle Metamorfosi di Ovidio: sotto lo sguardo attento di re Mida si consuma infatti la competizione musicale tra il satiro Pan e il dio del Sole. Eletto quest’ultimo vincitore da parte dell’arbitro Tmolo, il sovrano decide comunque di schierarsi a favore di Pan, provocando in questo modo l’ira di Apollo, il quale decide di punire Mida facendogli crescere lunghe orecchie da asino.
Pittore colto e ascritto alla nobiltà, Giovanni Battista Paggi in quest’opera fa sfoggio della sua padronanza del repertorio mitologico, perfettamente aggiornato sulle fonti del manierismo fiorentino e stilisticamente in linea con l’insegnamento del suo maestro, Luca Cambiaso.