Il nome di Giuseppe Badaracco, a cui si deve ricondurre il dipinto qui presentato, mette d'accordo le molteplici istanze che esso condensa. Nonostante l’impostazione salda delle figure rimandi all’attività del pittore a Genova presso le botteghe dello Strozzi e dell’Ansaldo, l’opera in esame risulta percorso da un’aria del tutto fiorentina, accostabile alla produzione di Lorenzo Lippi. Come ipotizzato da Manzitti, Badaracco dovette infatti soggiornare a Firenze intorno agli anni Quaranta del Seicento, periodo al quale va ricondotta la nostra tela, e fu in quell’occasione che ebbe probabilmente modo di vedere dal vivo uno dei Trionfi di David realizzati dall’artista toscano negli anni Quaranta e Cinquanta (come quello della Galleria Palatina di Firenze e del monastero di Camaldoli).