Questo raro e importante dipinto rituale imperiale proveniente da una serie di immagini religiose commissionate dall'imperatore raffigura il guardiano del sole con una veste rossa riccamente decorata e con in mano una tavoletta hu, circondato da un vortice di nuvole multicolori e accompagnato da un drago e un fanciullo offerente un cane di Pho, si distingue per l'alto livello di pittura dai dettagli intricati e l'uso abbondante di pigmenti minerali.
Il dipinto veniva utilizzato per la predicazione de "Il Rituale della liberazione dall'acqua e dalla terra" di una delle dottrine orientali: taoismo, confucianesimo e buddismo complementari nel sostenere la necessità di vivere in modo semplice e in armonia con la natura; ed in particolare per questo rito cinese concepito per stabilire i meriti sia dei vivi che delle anime dei morti, affinché potessero essere liberati dall'inferno e ascendere ai regni celesti o tornare al ciclo della reincarnazione.
Nei dettagli di quest'opera notiamo l'angolo superiore sinistro ove reca un'iscrizione in oro visibile in parte, mentre nell'angolo inferiore dello stesso lato è posta un'iscrizione con sigillo.

Dipinti simili al nostro, sempre risalenti alla dinastia Qing, probabilmente commissionati dal primo detentore di questo titolo, il potente principe manciù Boggodo (1650-1723), il cui bisnonno Nurhaci (1559-1626) fu il fondatore della dinastia Qing, sono conservati in diverse collezioni: Victoria & Albert (FE.2-2010); un altro esemplare è conservato nella collezione del Metropolitan Museum (2001.442) e un altro dipinto al Virginia Museum of Fine Arts (2004.70.2).

太监缂丝画 清 十九世纪