POP e Manifesti

Non c’è alcun dubbio che il Novecento sia il secolo per eccellenza dell'immagine riprodotta; il manifesto è spesso simbolo del secolo passato ed eccezionale portavoce dei sogni e desideri delle persone che vivevano nella nascente società moderna e consumistica. 

Il manifesto, illustrazione generalmente di medie e grandi dimensioni, nasce nel XVI secolo con scopo pubblicitario, informativo e propagandistico. 
Il manifesto ha una larga diffusione a fine dell’Ottocento, quando inizia ad essere usato a scopi pubblicitari, un mezzo immediato e di facile diffusione grazie all’esposizione negli spazi di affissione pubblica. 

Emblematici per il Novecento dunque i manifesti, vera e propria espressione artistica che porta gli artisti a sperimentare nuove tecniche di illustrazione come il collage, nuovi stilemi e nuovi caratteri di stampa. Si propaga, grazie al manifesto pubblicitario, non solo un nuovo linguaggio d’arte, ma anche un nuovo gusto espressivo, in sintonia con le istanze allora contemporanee, facendo nascere la cultura del marketing.  

I manifesti del Novecento e, in particolare, quelli del dopoguerra sono caratterizzati da un linguaggio visuale d’avanguardia, forme enfatizzate al massimo che a volte risultano quasi caricaturali, colori vivaci che servono ad attirare l’attenzione del pubblico, corpi femminili rappresentati in modo dinamico per suscitare curiosità, desiderio e stimolare l’immaginazione. I vantaggi del manifesto come mezzo di comunicazione di massa sono molti, ed è per questo che verrà sempre più usato, nel corso del Novecento, per comunicare concetti e idee in maniera strategica e semplice, senza richiedere uno sforzo o una specifica azione da parte del destinatario del messaggio, cosa che invece avveniva per altri media. 
Cambi Casa d’Aste, solitamente nella sede milanese, propone cataloghi inediti e due vendite all’anno con raccolte di manifesti tra i più emblematici e significativi dell’editoria del Novecento.  Il Dipartimento che tratta manifesti d’epoca e le carte del 900 organizza vendite monografiche di libri figurati di pregio e per l’infanzia, manifesti liberty e art déco, erotici, riviste e fotobuste, manifesti pubblicitari, d’arte e manifesti cinematografici e locandine. 

I lotti che sono proposti nelle aste di manifesti del Novecento sono sempre caratterizzati dal grande impatto visivo e originalità, provenienti sempre da affidamenti privati.    

Tra le migliori aggiudicazioni del Dipartimento di Manifesti e Carte del 900 ricordiamo solo alcune come l’affisso originale del 1898 firmato Adolf Hohenstein, Corriere della Sera aggiudicato per €21.350, il manifesto del 1936 firmato Franz Lenhart per Modiano, Cartine e tubetti per sigarette, venduto nel 2020 a €15.100 e l’affisso originale del 1934 di Marcello Dudovich, Fiat Balilla, l’eleganza della signora, venduto per €12.600. 

Desiderate acquistare manifesti antichi all’asta? I nostri esperti rimangono a disposizione dei collezionisti e appassionati di carte originali del 900 per offrire consigli personalizzati per investimenti e acquisti mirati con cui arricchire la vostra collezione di manifesti del 900. 
Se siete in possesso di manifesti vintage e d’epoca e desiderate conoscere il loro valore per metterli in vendita, rivolgetevi agli esperti Cambi per valutazioni gratuite e confidenziali.

La valutazione di manifesti d'epoca e moderni ha lo scopo di esprimere una prima stima e può essere richiesta online direttamente dal nostro sito, una soluzione ottima per valorizzare i manifesti in vostro possesso. 
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