È sempre una gioia constatare come la pittura italiana, nella sua forma più originale e contemporanea, non abbia ancora esaurito il proprio ciclo. E questo senza dubbio lo si deve a Salvo (1947-2015), artista partito dall’arte povera e concettuale, che elaborò, nell’austera Torino, sua città di adozione, la visione di un mondo fatto di colori e forme originali.
I suoi paesaggi astratti, dai colori cangianti, le nevicate o i notturni, vanno oltre l’astrattismo o la figurazione. Salvo è maestro, nella sua arte, per la capacità evocativa, contemplativa, ma anche giocosa, scherzosa. Nel suo spazio pittorico e mentale non c’è presenza umana, così come avviene spesso nelle piazze di De Chirico, suo grande maestro e ispiratore. Salvo è stato esploratore di luoghi, viaggiatore instancabile; i suoi ricordi eccoli qui, nella pittura, riportati in colori e forme sulla tela, filtrati dal diario della sua mente e del suo cuore.
Da Venerdì 12 a Venerdì 19 ottobre (domenica chiusi) sarà possibile ammirare una interessante selezione di lavori di Salvo presso la sede milanese di Cambi, che ha allestito una mostra per esporre 20 opere di proprietà di Pinotto Marelli, collezionista e amico del pittore torinese.
L’esposizione sarà aperta con orario 9.00-13.00 e 14.00-18.00 negli eleganti e curati spazi di Via San Marco 22.
Le 20 opere di Salvo saranno poi battute in asta martedì 4 dicembre durante il secondo appuntamento annuale di Cambi dedicato all’Arte Moderna e Contemporanea, insieme a un catalogo che si preannuncia imperdibile.