DESIGN: 1 MILIONE DI EURO CON 90 LOTTI

FINE JEWELS: BUONI RISULTATI PER L’APPUNTAMENTO DEDICATO AI GIOIELLI MANIFESTI D’EPOCA: ESORDIO POSITIVO PER IL NUOVO DIPARTIMENTO

Tra il 20 e il 21 novembre la sede milanese di Cambi ha ospitato tre importanti appuntamenti per appassionati e collezionisti vecchi e nuovi.

Martedì 20 novembre è andata in scena l’asta di FINE DESIGN che raccoglieva 90 opere in un catalogo selezionato e curato da Piermaria Scagliola e Walter Mondavilli, con alcuni fra i più interessanti pezzi di design disponibili sul mercato e con una ricca ed apprezzata sezione dedicata all’illuminazione.
104% di venduto per valore, oltre 919.000 euro di aggiudicazioni e 72% dei lotti aggiudicati: sono questi i risultati ottenuti dall’asta n. 370, il cui top lot è stato un grande lampadario di Pietro Chiesa con struttura in ottone e diffusori in cristallo colorato molato (Prod. Fontana Arte, 1938), stimato 20.000-30.000 euro e venduto a 62.500 euro.
Grande successo per illuminazione, come una coppia di lampade da parete mod. 2301 di Max Ingrand (Prod. Fontana Arte, 1956) che ha polverizzato la stima iniziale raggiungendo la cifra di 56.000 euro, e come due lampade a sospensione 2068 di Gino Sarfatti (Prod. Arteluce, 1952), realizzate in ottone e ottone laccato, che sono state vendute per una cifra complessiva di 100.000 euro.
Ottimo risultato per una coppia di rare poltrone di Gio Ponti e Giulio Minoletti (Prod. Breda, 1950 ca), disegnate per la prima classe del treno Roma - Milano ETR 300 Settebello, con rivestimenti in velluto e puntali in metallo dorato, che hanno triplicato la stima iniziale e che sono passate di proprietario per 35.000 euro. Tra gli arredi si è poi distinto un tavolo basso mod. 1112 di Ico Parisi, realizzato nel 1950 ca e commissionato per Singer&Sons, aggiudicato a 30.000 euro.

Il consueto appuntamento autunnale di FINE JEWELS ha confermato l’andamento positivo di questo dipartimento della casa d’aste ed ha totalizzato 1.255.000 euro. Top lot dell’asta è stato una pariglia di diamanti che è andata ben oltre le stime previste e che dopo numerosi rialzi ha raggiunto la considerevole cifra di 143.750 euro.
Tra gli eleganti e preziosi lotti in catalogo si sono distinti un filo di perle naturali (di acqua salata) a scalare, con fermezza in platino con diamanti, che ha più che triplicato la stima di partenza, con un aggiudicazione di 90.000 euro, e un bracciale con zaffiri Sri Lanka e diamanti, venduto a 65.000 euro. Cifra importante anche per un anello con smeraldo Colombia di ct 4.45 e per un anello con rubino Burma di ct. 3,73 e diamanti, aggiudicati entrambi a 55.000 euro.

Buon esordio per il nuovo dipartimento Manifesti e Carte del ‘900, che con la sua prima asta di MANIFESTI D’EPOCA ha superato i 100.000 euro di aggiudicazioni. Tra i lotti selezionati dall’esperto Sergio Pignatone si segnalano il grande affisso originale Fiat Balilla, l’eleganza della Signora del 1934 ca di Marcello Dudovich, venduto a 12.500 euro, e due litografie a colori del 1921 di Leonetto Cappiello, Bitter Campari e Campari, aggiudicate rispettivamente a 5.600 e 5.200 euro.

Ben oltre la stima prevista l’affisso originale del 1930 Borsalino Antica Casa di Marcello Dudovich, venduto a 4.200 euro, e Ora Amaro, una litografia di Nicolaj Diulgheroff del 1930, aggiudicata a 4.000 euro.


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Le cifre indicate sono comprensive dei diritti d’asta