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Bonelli, Giorgio - Martelli, Niccolò
Hortus Romanus iuxta systema tournefortianum, Paulo Strictius distributus a Georgio Bonelli monregalensi in subalpinis, publico medicinae professore: specierum nomina suppeditante, praestantiorum, quas ipse selegit, adum-brationem dirigente Liberato Sabbati maevaniensi in Umbria chirurgiae professore, et horti custode; adjectis unicuique volumini rariorum plantarum. Tabulis C. aere incisis.

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Bonelli, Giorgio - Martelli, Niccolò Hortus Romanus iuxta systema tournefortianum, Paulo Strictius distributus a Georgio [..]

Roma, Sumptibus Bouchard et Gravier (ex typographia Pauli Junchi), Roma 1772-1780, (6 volumi di 8). In folio (510x370 mm). , Volume 1: pp. (8), VIII, 30, 100 tavole a colori, Volume 2: pp. (6), VI, 22, 100 tavole a colori,Volume 3: pp. (4), IV, 18, 100 tavole a colori, Volume 4: pp. (6), 22, 100 tavole a colori, Volume 5: pp. (6), 20, 100 tavole a colori,Volume 6: pp. (6), 18, 100 tavole a colori. Legature coeve in mezza pelle (difetti ai dorsi e qualche abrasione ai piatti).Titoli in oro ai dorsi. Primi sei volumi di questa magnifica e monumentale edizione, per un totale di 600 tavole incise e magistralmente colorate da mano coeva. Bellissimo esemplare stampato su carta forte, fresco e marginoso. Il volume 5 presenta alcune gallerie di tarli. Alcune tavole sono staccate ma presenti. La tavola 41 del tomo 1 presenta uno strappo. L’orto di cui si parla in questi volumi è quello istituito nel 1660 sul Gianicolo, per volere del Pontefice Alessandro VII. Intorno al 1770 gli editori francesi Bouchard e Gravier, volendone stampare il catalogo illustrato, chiamarono il piemontese Giorgio Bonelli (1724-1782), allora docente nell’ateneo cittadino e gli affidarono la direzione di quest’impresa. In realtà Bonelli curò solo il primo volume e l’opera fu continuata da Niccolò Martelli (1735-1829), professore di botanica presso l’università romana; le 800 tavole, abilmente incise e colorate a mano sono tratte dai disegni di Liberato Sabbati, farmacista umbro custode dell’orto, la cui opera fu continuata, dopo la sua morte (1778), da suo figlio Costantino.
Asta Live 103

Libri Antichi e Rari

lun 21 Marzo 2011
Genova
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