Autore di quasi mille stampe, protagonista indiscusso della cultura figurativa del Settecento, apprezzato da papi, committenti e intellettuali, in contatto con il mondo internazionale delle arti, Piranesi visse, lavorò e descrisse una Roma vivace e cosmopolita, prestigiosa tappa del Grand Tour: una città elegante e altera, crocevia di stili e riflessioni. Una sorta di “magnifica ossessione” cui dedicò per circa trent’anni un numero enorme di schizzi, disegni, incisioni, acqueforti, piegando ai dettami del suo stile le meraviglie architettoniche della città. Le sue tavole, intimamente drammatiche, sono improntate da una dignità e una magnificenza espresse tramite la grandiosità e l’isolamento degli elementi architettonici, al fine di trasmettere la grandezza della Città Eterna.