Il dipinto è corredato da perizia di Egidio Martini che lo ritiene eseguito durante il suo soggiorno veneziano trovando precisi riferimenti nelle tre tele con “storie romane” già Brass, nonchè con altre opere in chiese milanesi, “opere tutte, come la presente, eseguite con una straordinaria robustezza di costruzione, esaltata dal bellissimo gioco della luce che lega ed armonizza nel contempo l’insieme della composizione”