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Scuola Fiorentina della fine del XIV secolo
Santo Martire e Santo Vescovo

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Descrizione

Scuola Fiorentina della fine del XIV secolo Santo Martire e Santo Vescovo

coppia di tempere su tavola, diametro cm 16,7
Ulteriori informazioni
I due tondi raffigurano un Santo Diacono martire, con ogni probabilità Lorenzo o Stefano –ma l’assenza di attributi più specifici rende impossibile una più precisa identificazione – e un Santo Vescovo dall’identificazione ancor più problematica essendo privo di particolari attributi. I dipinti provengono certamente da una grande pala, diverse potrebbero essere le collocazioni originarie: parte di una predella, i pilastrini o i pinnacoli e si presentano in uno stato di conservazione estremamente buono, leggermente decurtate lungo i margini ma praticamente privi di restauri, l’unico di un certo rilievo è ben visibile sulla tunica del Santo Martire. I due dipinti, per quanto è stato possibile accertare del tutto sconosciuti alla letteratura critica, erano conservati nella collezione di provenienza come opere di scuola Senese del XIV secolo ma vanno piuttosto collocati in area fiorentina sul finire del secolo. Pur nella loro ridotta dimensione le figure dei due Santi sono infatti pienamente partecipi di quel clima artistico che contraddistingue la generazione di artisti che nell’ultimo ventennio del Trecento, capitanata da Agnolo Gaddi, impone un nuovo linguaggio basato sul recupero dei modelli dei maestri della prima metà del secolo – Giotto in primis – innervandoli con un segno grafico nuovo, più raffinato ed elegante che porterà alla nascita del gotico internazionale. Tra gli artisti attivi in questo periodo due sono i nomi che sembrano meglio avvicinabili alle due opere: Lorenzo di Niccolò e il Maestro della Madonna Strauss. Entrambi hanno un percorso simile: attivi dal penultimo decennio del secolo nelle opere giovanili risentono dei modelli di Agnolo Gaddi per virare in senso tardo gotico a partire dagli inizi del Quattrocento sotto l’influenza di artisti come Starnina e Lorenzo Monaco. Opere del Maestro della Madonna Strauss come l’Annunciazione conservata alle Gallerie dell’Accademia a Firenze (inv. n. 3196, fig. 1) o la stessa tavola eponima raffigurante la Madonna con il Bambino del Museum of Fine Arts di Houston mostrano tratti non lontani da quelli dei due Santi. Ancora più prossime paiono alcune opere giovanili di Lorenzo di Nicolò come lo scomparto di polittico con San Nicola e San Francesco del Museo del Tesoro della Basilica di San Francesco ad Assisi o la tavola conservata nelle collezioni dei Musées Royaux des Beaux-Arts di Bruxelles con San Eustachio e San Giacomo (figg. 2 e 3). In entrambe la tipologia delle figure, i tratti somatici, dal taglio allungato degli occhi, alla barba resa con folti ricci compatti, le mani rese con pochi tratti semplificati tornano in maniera estremamente simile nei due tondi. Si può quindi suggerire, pur con una certa prudenza, un’attribuzione dei due tondi a Lorenzo di Niccolò a una data abbastanza precoce, probabilmente ancora nel penultimo decennio del Trecento. Perizia del dott. Alessandro Galli
Asta Live 228

Fine Art Selection

mar 26 Maggio 2015
Milano
TORNATA UNICA 26/05/2015 Ore 17:00
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