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Cofanetto estense in pastiglia muschiata, Maestro dei trionfi romani (II periodo), Ferrara, 1480-90 circa

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Descrizione

Cofanetto estense in pastiglia muschiata, Maestro dei trionfi romani (II periodo), Ferrara, 1480-90 circa

Cm 9,5x17x9,5.La scatoletta in descrizione, la cui attribuzione è già da anni storicizzata al Maestro dei trionfi romani, è pubblicata in Cofanetti in pastiglia del rinascimento italiano, a cura di Luciana Martini e Leonardo Foi, 2005, pp. 32-35, ill.). Rimando pertanto alla consultazione della lunga scheda, ben esaustiva, del testo citato, di cui sicuramente avrete copia. La produzione di piccoli cofanetti lignei finemente decorati in pastiglia muschiata è documentata a Ferrara fin dalla fine della signoria di Lionello d'Este. Inizia intorno al quarto decennio del Quattrocento e perdura fino ai primi due decenni del secolo a seguire. La bottega che li impronta, è stipendiata della corte estense ed esegue questi scrigni ornandoli con rilievi marcatamente plastici (composti da una mescola costituita da gesso, collanti animali e muschio), soventi dipinti in biacca bianca e dispiegati su fondi ribassati e rimessi ad oro bulinato. I telai lignei erano di norma in cipresso, pioppo o abete, e le figure erano stampate con matrici di ferro che ne rilasciavano il negativo in pastiglia. Contenevano gli ori, i preziosi o i desiderata delle nobildonne della corte ducale. I temi iconografici narrano episodi epici o eroici di storia romana (a sfondo virtuoso e moraleggiante) o sono ispirate alla mitologia greco-romana o più raramente derivano dalle grandi opere letterarie. Guido Castellani, operoso tra il 1434 e il 1453, era tra gli esecutori degli elementi lignei. Il bretone Giovanni Carlo da Monlione realizza tra il 1430 e il 1452 i rilievi in pastiglia, poi dorati da Giorgio d'Alemagna.e talvolta condotti da varie maestranze a finitura pittorica con esiti di rara piacevolezza, compito a cui attese anche Cosmé Tura, quando ancora giovinetto. Entro l'attività di questo atelier, vanno ricondotte alcune tipologie di fase tarda, che ne sono la naturale evoluzione figurativa tra l'ultimo quarto del Quattrocento e i primi anni del secolo a seguire. A quest'ultima fase produttiva è da riconoscersi l'attività del cosiddetto Maestro dei Trionfi Romani, i cui cofanetti sono contraddistinti da un repertorio iconografico chiaramente ispirato all'omonimo ciclo pittorico eseguito da Andrea Mantenga nello studiolo della marchesa di Mantova Isabella d'Este, mentre il Maestro dei cofanetti Amor-Ecouen si caratterizza per la soverchiante e fitta disposizione di figurette decorate. Queste scatolette erano celebri per essere veri e proprio essenzieri profumati, tali da emanare - anche dopo molti anni -un piacevole profumo di muschio. Se l'anima lignea era in duro legno di cipresso resinoso, (tale da non essere intaccato da tarme o tarli), le finiture a pastiglia erano composte da una mestica del tutto singolare, una sorte di brevetto estense, arricchito dalla compresenza di essenze di muschio. Prodotte ad uso e consumo delle corte estense e quindi donate ad alcune delle più celebri donna della rinascenza, tra cui le mogli dei duchi estensi, e tra queste la bella Lucrezia Borgia. Bibliografia. Cofanetti in pastiglia del rinascimento italiano, a cura di L. Martini, 2005, p. 32 e seguenti, ill. Neret- Minet, n. 92, p. 19, Parigi, 2005. Provenienza: acquisizione del 2011. Già Coll. Celestina Prandi (Brescia) e in precedenza Coll. Bottarel e Foi (Brescia). Costo: 15.000 curo. Provenienza: acquisizione del 2011. Già Coll. Celestina Prandi (Brescia) e in precedenza Coll. Bottarel e Foi (Brescia).
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mer 18 Novembre 2015
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