Corpo circolare, tesa liscia , piede ad anello lievemente concavo. Su smalto “berettino”, cavetto con decoro a fior di loto stilizzato di derivazione dalle porcellane orientali. Lungo la tesa una larga fascia a fini tralci fioriti (peonie) e fogliati che si intercalano nella sequenza della ghirlanda, alla porcellana. Una ulteriore piccola fascia profila il bordo esterno con una catenella di foglie continue. Raffinato decoro che troviamo nelle botteghe veneziane di altri maestri figulini. Bibliografia: ALVERA’ BORTOLOTTO A. “Maiolica a Venezia nel Rinascimento“, 1988, pp.46,49 e 50.