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Giorgio Vasari (Arezzo 1511-Firenze 1574)
Allegoria dell’Autunno

€ 20.000,00 / 30.000,00
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Descrizione

Giorgio Vasari (Arezzo 1511-Firenze 1574) Allegoria dell’Autunno

olio su tavola, cm 80x80
Ulteriori informazioni
Il magnifico pannello doveva senza dubbio far parte di uno smembrato soffitto ligneo, tipo di opera che il maestro aretino aveva realizzato a più riprese in tutte le città dove si fermo’ a lungo a lavorare (Venezia, Roma, Napoli e Firenze). Il nostro faceva con ogni probabilità parte di una serie di quattro pannelli raffiguranti le “Quattro Stagioni”, due delle quali sono riapparse negli ultimi anni sul mercato americano con la corretta attribuzione a Vasari (cfr. Sotheby’s, Master Painting Evening Sale, 28 gennaio 2016, lotto 21; fig. 1). Le figure sono perfettamente conciliabili a quelle americane per impostazione grafica ed utilizzo dello spazio da parte dei soggetti, per le continue rotondità delle guance rosse e dei capelli, per il disegno della muscolatura (potente e precisa ma sempre misurata) e dei piedi (perfettamente uguale in tutti e tre i dipinti quello torto nell’angolo in basso a destra), per intenti iconografici e decorazioni dei nastri svolazzanti presenti nel dipinto. L’esemplare che qui presentiamo in asta, rappresenta forse l’esempio piu’ ardito e movimentato, avendo esso le due figure orientate a croce; mente infatti uno dei due putti compie la diagonale in senso piu’ verticale, il secondo ne compie una quasi contraria, e la sua testa si trova in un angolo basso. Quanto all’identificazione con l'Autunno basti pensare all’uva che essi tengono in mano, simbolo della vendemmia che di solito avviene alla fine dell’estate e icona in ogni epoca dell’inizio della stagione. All’Art Institute di Chicago si conserva un disegno preparatorio per un soffitto in cui ai quattro angoli del rettangolo decorato sono visibili coppie di putti simili alle tre che stiamo esaminando (fig. 2). Il disegno mostra quindi come Vasari, oltre che nella sua casa di Arezzo, dove ancora oggi sono visibili tavole per il soffitto raffiguranti proprio le Quattro Stagioni, avesse in mente questo tipo di decorazione specifica. Nel 1970, quando le due tavole che usiamo per confronto, furono viste in pubblico per la penultima volta, si provo’ ad accostarle ad un soffitto che Vasari dipinse per la casa di Giovanni Cornaro a Venezia nel 1542 quando egli, poco piu’ che trentenne, era all’inizio della sua carriera. Abbiamo altresi’ esempi di come anche in momenti piu’ avanzati della carriera, Vasari era intento a pensare a soffitti decorati come quelli della sua casa di Firenze, dipinti circa nel 1570 come da lettera al suo amico Vincenzo Borghini. Lo stile e la colorazione della nostra tavola con ogni probabilita’ collima in ogni caso con una datazione precoce e con il suo soggiorno veneziano.
Asta Live 377

Fine Art

gio 13 Dicembre 2018
Genova
TORNATA UNICA 13/12/2018 Ore 15:00
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