L'artista anonimo, attivo ad Anversa nel secondo terzo del XVI secolo, deve il suo nome ad un dipinto conservato presso il Kunsthistorisches Museum di Vienna, attorno al quale gli addetti ai lavori hanno cominciato a ricostruirne il catalogo. Forse identificabile con una personalità vicina a Hieronymus Bosch, il misterioso Maestro dovette ispirarsi alle formule manierate di Jan Massys e di Frans Floris, nonché al realismo di Pieter Aertsen, ponendosi a capo di una fortunata di bottega.