Un comunicato della Direzione delle Poste di Bologna del 16 giugno 1859, informava il pubblico che, mentre restavano in corso i francobolli del precedente Governo Pontificio, in attesa di una nuova emissione, era possibile (oltre ad addebitare l’affrancatura a carico del destinatario come dal precedente regolamento), assolvere la tassa della corrispondenza pagandola in contanti all’ufficio di inoltro.