La decorazione policroma vede gli scudi, accollati per matrimonio, con le iniziali “BB” e “RR” delle famiglie Brignole e Raggi, sormontati da corona nobiliare. Al bordo tipico motivo a drappo in rosso e oro. Il piattino nasce forato al centro per poter applicare una montatura in argento a sostegno della tazzina a mo’ di trembleuse
Nel 1724 Giovan Francesco Brignole-Sale, doge di Genova dal 1746 al 1748, sposa Battina Raggi, è plausibile che il nostro piattino provenga da un servizio eseguito per l’occasione del matrimonio e del quale ci sono giunti una teiera, un porta tè e due altri piattini di cui uno è conservato a Genova, Palazzo Rosso. Queste porcellane sono pubblicate, con ampia dissertazione, in L.Melegati, Giovanni Vezzi e le sue porcellane, 1998, pp. 50-56; e in A.D’Agliano, Porcellane italiane dalla collezione Lokar, Milano 2013, pp. 40-42, nn. 13-14
Dei tre piattini conosciuti, il nostro è pubblicato da F.Stazzi, Porcellane della casa eccellentissima Vezzi (1720-1727), 1967, tav. XXXV; gli altri due li troviamo in L.Melegati, op.cit., pp. 54-55, nn. 3-4