La tazza è dipinta in monocromia “Schwarzlot” con un paesaggio animato con edifici e rovine architettoniche senza soluzione di continuità. Un raffinato nastro in rosso e oro orna il bordo interno superiore
I paesaggi, con influenze olandesi e italiane, li troviamo sulle porcellane prodotte da Du Paquier dopo il 1730, ripresi da incisioni del XVII e dell'inizio del XVIII secolo
Per esempi simili vedi ad esempio le porcellane esposte all’importante mostra viennese del 2005 al Museo Liechtenstein “Baroque Luxury Porcelain, The Manufactories of Du Paquier in Vienna and of Carlo Ginori in Florence” e pubblicate sul relativo catalogo, pp. 363-367, nn. 214-220