Nel 1917 Depero è a Capri, ospite del poeta svizzero Gilbert Clavel. Grazie al clima di Capri, ma soprattutto ai suoi tramonti – durante i quali si possono osservare tutte le possibili gradazioni dal giallo al viola – e alla luce diffusa del cielo e riflessa dal mare, Depero scopre tonalità nuove, prima sconosciute. È così che prende forma un nuovo, e per certi versi inedito, approccio cromatico alla realtà, che si traduce in una tavolozza più decisa e allargata nello spettro cromatico. Nel corso del soggiorno Depero e Clavel concepiscono i "Balli plastici", nei quali i ballerini sono sostituiti da marionette di legno che ballano su musiche d'avanguardia, e che andarono in scena nella primavera del 1918 al Teatro dei Piccoli di Roma. Il riferimento più immediato, specie per il personaggio centrale, sembra essere il dipinto-cartello pubblicitario che pubblicizzava lo spettacolo e che Depero ha realizzato in poche copie. In realtà, però, l'ambiente caprese in guisa di scenografia, ci fa pensare che questo dipinto anticipi e preannunci lo spettacolo proprio in quanto momento di pre-visione del suo progetto scenografico.
Dal testo di Maurizio Scudiero nella relativa archiviazione