Esemplare proveniente dall'asta Santamaria, Roma 28/1/1954, Collezione Magnaguti Parte VI, Monete delle Signorie Italiane, lotto n. 268. Nel catalogo sono citati solo due altri esemplari conosciuti: uno conservato al Museo di Brescia e uno al Museo di Vienna. Il CNI illustra il disegno tratto dall'articolo di Giorgio Ciani pubblicato su Rivista Italiana di Numismatica, fasc. I 1895 pag. 34 "Mirandola Monete inedite e corrette" e che descrive l'esemplare conservato al Museo di Brescia.
Secondo Ravegnani l’impresa del libro con la scritta OMNINO (“del tutto”) farebbe riferimento alla vasta e poliedrica produzione letteraria di Gianfrancesco Pico. Secondo altri autori invece celebrerebbe le doti di grande erudito dello zio di Gianfrancesco, il famoso letterato e filosofo Giovanni Pico della Mirandola (1463-94). Questa ipotesi sarebbe rafforzata dalla lettura della scritta OMNINO come l’insieme delle iniziali di Ob Memoriam Nominis Iohannis Nepos Obtundit, “in memoria del nome di Giovanni il nipote ha battuto (questa moneta); a ciò si aggiungerebbe l’interpretazione delle lettere nell’angolo in basso della pagina del libro, da disporre come KAB, come inizio della parola “cabala”, ossia la dottrina ebraica per l’interpretazione simbolica della Bibbia, che fu alla base di molti studi di Giovanni Pico. Anche le lettere C I A ai lati del libro andrebbero lette secondo Bellesia “Concepit Iohannes Avvs” sempre con riferimento all’avo di Gianfrancesco, Giovanni.
Questo lotto non sarà da noi spedito all'estero.