Brocca da farmacia Faenza, Fabbrica Ferniani, inizio sec. XIX
Maiolica. Altezza cm 20,5. Conservazione: beccuccio manico e bordo del coperchio restaurati
La brocca presenta corpo ovoidale su basso piede svasato, alto e largo colletto cilindrico su cui poggia un coperchio piatto con presa a pomello; il versatore è “a collo di cigno” e il manico a voluta. Sotto il piede sono tracciate in bruno manganese le inziali “M. M. H.”.
Nella fascia mediana, giro di ghirlande e festoni annodati da nastri, e in corrispondenza del manico è dipinto un largo cartiglio “a tabula” con scritta farmaceutica a caratteri capitali “Sir. V. Radici”, ossia sciroppo di cinque radici, antico rimedio diuretico composto da radici di asparago, finocchio, prezzemolo, sedano e rusco
La tipologia e la segnatura nel piede consentono di affermare che l’opera è appartenuta al corredo della farmacia di Castel Guelfo, paese della bassa bolognese. La farmacia, o meglio speziaria, fu aperta nel 1624, al tempo della peste bubbonica, per volere del feudatario Piriteo Malvezzi. Ebbe vari titolari che la dotarono di corredi con vasi che via via riflettevano il gusto decorativo del tempo. Il corredo di cui questa brocca faceva parte, va fatto risalire ai primi dell’ ‘800, cioè all’ultimo capitolo della farmacia guelfese, in particolare quando, per volere degli Hercolani, la farmacia fu rinnovata negli ambienti e negli arredi nel 1814. V’erano infatti compresi pillolieri, brocche e albarelli di due altezze, mentre la decorazione fu richiesta con repertorio “a festone”, riconducibile al repertorio della Fabbrica Ferniani, con ghirlande alternate a esili fili di perle, annodati a nastro, di ariosa e minuta eleganza, pari al gusto neoclassico di cui Faenza era una capitale.
Un dato infine che conferisce interesse e rarità a questa brocca, rispetto alla produzione del periodo, quasi sempre priva di date e contrassegni, è la presenza della segnatura dipinta sotto il piede, “M. M. H.”, ossia Maria Malvezzi Hercolani (1780-1865)
Per uno studio esaustivo sul corredo della farmacia di Castel Guelfo, v. C. RAVANELLI GUIDOTTI, I vasi dell'antica “speziaria” di Castel Guelfo, in “Faenza”, 2016 (CII), N. 2, pp. 54-68)