Piatto Montelupo, prima metà del XVI secolo
Maiolica. Diametro cm 25,5. Conservazione: rotto in più frammenti e ricomposto in restauro
Piatto a basso cavetto, poggiante su piede a disco, e con ampia parete svasata.
Sul recto, al centro è dipinta una rosetta contornata da filettature e da strette fasce, mentre sulla restante superficie si dispone una decorazione con doppio nastro piegato e intrecciato a formare triangoli. Superficie smaltata integralmente e dipinta in policromia in arancione, blu e verde
L’opera appartiene alla classe delle maioliche di Montelupo detta “a nastri”, le cui realizzazioni migliori si concentrano nella prima metà del ‘500, come questo saggio può ben dimostrare. I materiali di scavo di Montelupo attestano, con dovizia di scarti e campioni più o meno integri, strette affinità tecnico-decorative con il piatto in esame. L’evoluzione formale di questa decorazione “a doppio nastro intrecciato” all’interno del vasto repertorio montelupino rinascimentale, nell’arco di un secolo va dalle forme più semplificate a quelle più accurate, come questa che è governata da un sobrio equilibrio cromatico. Da segnalare una redazione pressochè analoga restituita dallo scavo del “pozzo dei lavatoi” a Montelupo (BERTI F., Storia della ceramica di Montelupo Uomini e fornaci in un centro di produzione dal XIV al XVIII secolo, volume secondo, La ceramica da mensa dal 1480 alla fine del XVIII secolo, Montelupo Fiorentino, 1998, pp. 118-121, 263-266)