Coppia di telamoni. Roma, fine del XVIII secolo. Ambito dei Valadier
Bronzo fuso, cesellato e dorato. Sostegni in porfido rosso e marmo giallo
altezze cm 25 e cm 25,5.
Le due muscolose figure a mezzo busto, probabilmente rappresentazioni di Ercole, tese nello sforzo di sorreggere un gravoso fardello mentre tengono con una mano la pelle ferma che sembra scivolargli di dosso, poggiando su due colonne tronco piramidali incorniciate da specchiature in porfido rosso profilate in marmo giallo, mostrano richiami inequivocabili all’importante tavolo in bronzo e diaspro eseguito a Roma attorno al 1634 da Alessandro Algardi per i Borghese e in seguito “ristaurato e modernato” nel 1774 da Luigi Valadier (Figg. 1-2).
La finezza nell’esecuzione delle fusioni in bronzo, l’eleganza di cromatismi marmorei, il ductus architettonico della composizione e la vicenda storico artistica sopra citata, avvicinano i due bronzi alle opere uscite dalla bottega di Luigi Valadier e del figlio Giuseppe attiva nella Roma tra il XVIII ed il XIX secolo.