L’opera raffigura un’apparizione mistica della Vergine a San Domenico, a cui viene offerta la veste, simbolo di protezione divina e appartenenza all’ordine. La scena è ambientata tra le nubi, con un ricco affollamento di angeli musicanti, cherubini e santi, secondo un impianto teatrale che rimanda direttamente al linguaggio della Controriforma e della spiritualità barocca.
Il trattamento pittorico, particolarmente raffinato, è reso con grande maestria sulla superficie del rame, che consente di ottenere una brillantezza cromatica e una definizione dei dettagli notevolmente elevata. L’impostazione dinamica della composizione, la monumentalità dei personaggi e l’eleganza delle posture rimandano ai modelli tipici della bottega carraccesca, e in particolare alla produzione di Ludovico Carracci e dei suoi stretti collaboratori, come Francesco Gessi e Giovanni Andrea Sirani.