Un Ecce Homo di autore fiammingo supera le aspettative

n. Asta Titolo Asta % lotti % valore VENDUTO
319 Dipinti Antichi 54 % 80 % 1.012.000 €
324 Argenti da Collezione 64 % 105 % 260.000 €
326 Tappeti Antichi 33 % 38 % 143.000 €
334 Libri Antichi e Rari 61 % 103 %  193.000 €
      totale 1.608.000 €


Buon risultato per l’asta del 15 novembre dedicata Dipinti Antichi che, nella prestigiosa sede di Castello Mackenzie, ha superato il milione di euro di aggiudicazioni. Tra i dipinti battuti in asta il top lot assoluto è stato la tavola Ecce Homo attribuita a Jan Sanders van Hemessen (Hemiksem 1500 - Haarlem 1566) che ha avuto un grande successo per l’alta qualità di esecuzione e per la conservazione perfetta e che, dopo una combattuta serie di rilanci, ha polverizzato la stima iniziale raggiungendo l’eccezionale cifra di 262.500 €. Senz’altro da segnalare anche il dipinto di Valerio Castello (Genova 1624-1659) intitolato Giuseppe venduto dai fratelli, un’opera del periodo giovanile dell’artista, che ha totalizzato 47.500 €. Tra i lotti più interessanti si sono ben comportati Episodio storico della scuola caravaggesca romana del XVII secolo e Veduta costiera di Giovanni Ghisolfi (Milano 1623-1683) aggiudicati rispettivamente a 37.500 € e 32.500 €.  

Il 14 novembre, sempre nella sede genovese di Cambi, si è svolta l’asta di Argenti da Collezione, che ha ottenuto il 105% di venduto per valore con il 64% di lotti venduti. Il top lot è stata la legatura ebraica utilizzata nella copertina del catalogo, una manifattura italiana del XVIII secolo, in argento fuso, sbalzato, cesellato e dorato, che ha più che raddoppiato la stima iniziale fino a raggiungere la cifra di 23.750 €. Si sono distinti poi una caffettiera in argento fuso, sbalzato e cesellato e legno intagliato della seconda metà del XVIII secolo (marchio dell’assaggiatore Francesco Pagliani), aggiudicata a 13.125 €, un raro versatoio in argento fuso, sbalzato e cesellato con bollo camerale della città di Roma in uso dal 1642 al 1656, venduto per 10.625 €, e dodici piatti in argento fuso, sbalzato e cesellato del XVIII secolo aggiudicati a 8.125 €.  

Lo stesso giorno l’asta dei Tappeti Antichi ha visto esitati diversi lotti interessanti, come un tappeto nord ovest Persia Serapi e un tappeto cinese della seconda metà del XIX secolo che sono stati aggiudicati rispettivamente a 15.000 € e 12.500 €. Importanti anche i risultati ottenuti da un tappeto caucasico Kazak Sevan e da un particolare tappeto cinese della fine del XIX secolo che sono stati venduti rispettivamente a 9.375 € e 7.750 €. Grande sorpresa poi per un tappeto mongolo del XX secolo, con pelle di tigre su campo giallo, che da una stima iniziale di 250-300 € ha raggiunto la cifra di 5.000 € dopo continui rilanci.    

L’appuntamento dedicato ai Libri Antichi e Rari del 15 novembre ha riscontrato una buona partecipazione di pubblico e il 103% di venduto per valore. Nella sezione genovese notevole l’aggiudicazione di un antifonario su pergamena del XV secolo che è stato venduto per 8.125 €. Da segnalare un bel manoscritto quattrocentesco di Severino Boezio e l’edizione originale Della moneta di Ferdinando Galliani (Napoli 1750) aggiudicati rispettivamente a 8.125 € e 5.500 €. Il top lot è stato un portolano olandese dei Mari del Nord e del Mediterraneo (Claes Jansz Vooght) che rispetto alla stima iniziale è salito parecchio fino a raggiungere la cifra di 13.750 €. Ottimo riscontro anche per Atlas Minor del Visscher (1706 circa), che ha raddoppiato la stima con 10.625 € di aggiudicazione. L’asta ha evidenziato il rinnovato interesse del mercato verso le edizioni moderne stampate con torchio a mano nelle stamperie private che, pur non raggiungendo grandi cifre, trovano nuovi estimatori.


- - Le cifre indicate sono comprensive dei diritti d’asta