Asta di Design

Buon successo di vendita anche per l’ultima asta di questo semestre prima della chiusura estiva.
L’asta di Design del 25 Giugno, con un venduto di circa 995.000 euro con più del 50% del catalogo venduto per lotto e del 75% per valore, conferma la Cambi fra le prime Case d’Asta italiane in questo settore, superando anche di poco il risultato ottenuto nel dicembre scorso.
 
Fortissima è stata la presenza di stranieri sia al telefono che online, oltre a qualche presenza in sala, che si sono visti aggiudicare quasi l’80% dei lotti venduti. Tra i paesi piu presenti abbiamo rivisto un forte interesse da parte dei francesi che sono ritornati dopo un periodo di calo, oltre a compratori provenienti da Germania, Danimarca, Austria, Finlandia, Irlanda, Gran Bretagna, Spagna per menzionare i paesi europei e gli Stati Uniti, forti amatori di questo settore, per finire poi con la Russia e qualche paese del medio ed estremo oriente.
 
Tra i top lot da segnalare evidenziamo i lotti 380 e 381 i tavolini firmati da Gabriella Crespi che dopo un’alternanza tra piu di 10 telefoni e le battute “online” si sono attestati sui 37.200 euro il primo e 41.000 euro circa il secondo, triplicando così la stima iniziale.
Il Lotto 6 “scrittoio e sedia” di Bugatti sempre apprezzato all’estero, si è attesato sui 37.200 mentre i lotti 327 e 333 “due rari mobili contenitori a firma Ettore Sottsass” hanno raggiunto i 22.500 e 23.600 euro da una partenza di 8-10mila, raddoppiando così anch'essi la stima iniziale. Di Pietro Chiesa, uno dei lotti piu ammirati, il 346 “importante lampadario in ottone tubolare” che ha raggiunto i 33.500 euro mentre una coppia di lampade da sospensione di Venini (lotto 24) solo per citarne uno, da una stima di 3500-3800 ha superato i 10mila euro.
 
Commento dell’esperto Piermaria Scagliola:
“L’ asta di Design conclusasi ha confermato la casa d’ aste Cambi nel suo primato italiano nel settore e ha messo in evidenza un dato estremamente positivo per il mercato, ossia il crescente interesse nutrito da privati e professionisti dell’indotto e non più solo da commercianti e collezionisti rinomati, il che fa ben sperare sulle nuove possibilità di differenziazione.
Mentre gli oggetti più classici quali quelli di Fontana Arte, Arteluce, Bugatti e Sottsass si mantengono sul buon livello raggiunto le aste passate, sono protagonisti di un’ ascesa i lavori di Marzio Cecchi e, soprattutto, di Gabriella Crespi, confermando un trend ormai globale che vede le opere della designer protagoniste di interessate ricerche e appassionate competizioni”