La raffinata e contenuta rappresentazione risponde ai modelli del rinascimento quattrocentesco che testimonia lo scambio culturale ed artistico tra Toscana e Veneto. L'intensità, quasi profana, dello sguardo tra Madre e Figlio, ha figurazione dell'abbraccio si fondono con una rappresentazione compositiva che richiama ad echi nordici ancora tardogotici comuni ad una produzione di raffigurazioni lignee per la devozione privata, che ebbe la sua fortuna in Veneto grazie anche a botteghe come quelle dei Morazzon e degli Zabarella.