Scenografica composizione plastica delle tre figure di dolenti, dalle espressioni formali fortemente drammatizzate amplificate dal movimento vibrante delle pieghe delle vesti, dichiaratamente inscritta nella produzione scultorea lombarda del XVII secolo. Tuttavia l’opera è ancora persuasa, particolarmente nella figura della Madonna che in piedi si porta la mano destra al petto e il braccio sinistro apre la veste in una sorta di ventaglio dalle lunghe pieghe dritte, dal ductus stllistico rinascimentale ispirato alle opere dello scultore Giovan Angelo del Maino maggior interprete della scultura in legno del primo cinquecento in Lombardia. La figura centrale dalla posa drammaticamente caricaturale, quasi contorsionistica, bene esprime quella tensione descrittiva tipica del realismo naturalistico padano. La composizione declina poi nell’immagine del San Giovanni dalle pieghe della veste più “svolazzanti” in una forma già baroccheggiante definendone così una collocazione temporale già seicentesca. Cfr.: -”La scultura lignea lombarda del rinascimento, di R.Casciaro, ed. Skira 2000 -”Artisti del legno-la scultura in Valsesia dal XV al XVIII secolo” di G.Testuri - S.Stefani Perrone, Borgosesia 1985