Albarello a corpo cilindrico sensibilmente rastremato nella zona mediana, con base carenata e spalla che chiude su una bocca ampia ad orlo leggermente estroflesso. Sulla zona anteriore è istoriato un episodio probabilmente biblico. Confronti iconografici con xilografie contenute nelle Bibbie illustrate del tempo, portano ad ipotizzare che il pittore abbia voluto evocare un episodio della vita di Tobia, nel momento in cui il patriarca, portandosi una mano sul volto, indica alla moglie Sara d’avere perso la vista (b). La scena è ambientata in un interno, caratterizzato da una porta ad arco, da un nicchia e da una finestra. Sulla faccia retrostante campeggia lo stemma Boerio, sorretto da due putti tenenti, e in capo ad un’erma posto in primo piano, su uno sfondo a paesaggio. Sulla spalla e verso la base sono dipinte due larghe fasce “a trofei” d’armi. Dipinto in piena policromia. Per il prestigioso corredo cui appartiene questo albarello, vale quanto riferito nella scheda dell’albarello al n. 56. La scritta farmaceutica, “SY°. DE. POMIS. SINP.”, ossia “Sciroppo de pomis simplex”, quello di Me- sue, secondo Giuseppe Donzelli, “confortat cor debile, et sanat syncopem, et tremorem cordis” 1. 1DONZELLI 1663, p. 169.