Corpo emisferico, bordo circolare, piede incavato. Anse ad orecchio. A pieno campo, è dipinta la figura di un viandante, con cappello, mantello e bastone. La scena comprende rocce con piccoli tralci di foglie, alberi e insolite infiorescenza. La coppa o tazza fa pensare all’accoglienza riservata ai pellegrini durante i loro viaggi, durante i quali trovavano ristoro contro la sete e fame nei conventi. Probabile bottega del “Maestro del reggimento“. Bibliografia di riferimento: FIOCCO C.-GHERARDI G. “La ceramica di Deruta dal XIII al XVIII secolo“, 1994, pag. 336.