Questo bel dipinto giunge ad arricchire la già nutrita galleria di ritratti di Giuseppe Bonito, insieme a Gaspare Traversi, il padre delle galanterie napoletane del Viceregno. Rispetto alla produzione traversiana, intrapresa con intenti polemici, il catalogo di Bonito appare sgombro di contenuti moraleggianti e più intimamente votato all'osservazione distaccata dal vero degli usi e costumi della società napoletana di metà Settecento. Un'adesione più sincera al dato naturalistico si registra anche nel ritratto del nostro elegante damerino che, sfrontatamente imbellettato e impostato, ci rivolge un sorriso. Si ringrazia il Prof. Nicola Spinosa per la proposta attributiva.