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Collezione Antonio Belletti e Case Tolleranza
I Comportamenti ed i Presidi Medici

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Descrizione

Collezione Antonio Belletti e Case Tolleranza I Comportamenti ed i Presidi Medici

Lotto composto da:
targa in smalto Orinatorio incorniciata, una targa in cartone incorniciata con norme sul pericolo venereo, due teche con presidi medici, una teca con fotocopie di dépliants di preservativi, un flit ed una bassa di passaggio in tre copie non incorniciata.
Ulteriori informazioni
Le case di tolleranza erano luoghi dove era tollerato, appunto, esercitare la prostituzione ed erano regolamentate da leggi statali. Col tempo, vista l’ordinanza di tenere sempre le tende tirate, si cominciò a chiamarle Case Chiuse. L’accesso era consentito solo ai maggiori di 18 anni ed erano aperte anche al mattino, nonostante fossero poche quelle che operavano, ma ci si poteva andare in ogni momento della giornata, tranne durante la notte, dedicata al riposo, e durante il pranzo. Erano divise in Case di lusso, di 1°,di 2° e di 3° categoria, come gli alberghi, ed erano considerate punti di ritrovo, alla stregua dei club esclusivamente maschili, che si affollavano soprattutto durante la quindicina, il momento di arrivo delle nuove “ragazze”.Nelle case vigevano norme e divieti riguardanti il comportamento da tenere ed erano esposti su cartelli nella sala d’attesa. Le norme riguardavano principalmente i comportamenti, che dovevano essere decorosi, come quello di “non lordare la pubblica via” ma di utilizzare gli orinatoi presenti nelle case o i vespasiani, che spesso erano posizionati di fronte alle case, oppure di non sputare a terra, ma di utilizzare le sputacchiere presenti nelle case. Alcuni comportamenti erano vietati, come quello di introdurre armi e bastoni. Un aspetto importante delle case di tolleranza era quello medico: tutte le “signorine” erano dotate di libretto sanitario e ricevevano una visita medica un giorno sì e uno no, nelle case di lusso e di 1° categoria, una volta a settimana nelle categorie più basse. Era inoltre un obbligo di legge quello di esporre in ogni camera il cartello con le indicazioni sulle norme da seguire per evitare la diffusione di malattie veneree. Nelle case non c’era “l’obbligo di consumazione”, ma attorno agli anni ‘50 la maîtresse, per liberare la sala e rinnovare i clienti e soprattutto i flanelloni, spruzzava un insetticida dell'epoca, il Flyt, al grido “Giovanotti qui si fa flanella!”, parola che deriva dal francese flanelle, andar bighellonando o stare senza far niente.
Asta Live 497

Out of the Ordinary

gio 16 Aprile 2020
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TORNATA UNICA 16/04/2020 Ore 14:00
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