"Il bel dipinto in esame è un tipico quadro 'da stanza', come all'epoca venivano chiamate le opere da collezione, che riveste di moralità un tema sensuale come quello in oggetto, in cui s'individua nella cortigiana convertitasi al Cristo la 'Venere cristiana'. (...) Anche nel caso in esame il de Matteis assume il tono sensuale che lo connette all'estetica giordanesca (suo maestro), ma la soluzione tecnica esprime la vaporosità tipicamente 'rocaille', leggibile nell'incarnato, nel bindo dei capelli e nella maliziosa fettuccia di seta celeste che passa tra i seni. (...)"