Nonostante la figura di Kupezky sia ancora avvolta da un alone di mistero, il suo autoritratto conservato, nella Pinacoteca di Brera, ci comunica alcuni particolari della personalità di questo artista.
“(...) La sua professione di pittore, rilevata dalla presenza del ritratto di un gentiluomo, probabilmente suo ignoto committente, e il suo amore per la musica (Kupezky fu musico dilettante), ricordato dal foglio di musica e dal violino. L’amore per la musica emerge anche da questo bellissimo Ritratto femminile, che vede una giovane donna seduta, intenta a ricamare al tombolo con appoggiato sul tavolo uno spartito musicale: una delle sette arti liberali, qui associata alla virtù domestica del cucito, che ci restituisce un’immagine femminile, esempio di irreprensibile moralità. (...)”